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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 08/10/2010 - Nel “menù” dolci della tradizione, castagne e funghi
 

Nel “menù” dolci della tradizione, castagne e funghi
 


Golosi all’appello, tornano i dolci della Vittorina. Nel fine settimana la tradizione graffignanina vuole che i forni dei panifici funzionino per produrre i dolci tipici della sagra. Prodotti che, generalmente, si trovano soltanto in questo periodo. Si tratta dei biscotti “runchi” e della torta Vittorina reperibili in questi negozi: Bottega del pane di via Roma, Pan per focaccia di via Vittorio Veneto e Il bazar di via Mazzini. Anche il Gruppo appassionati micologi graffignanino, coordinato da Giuseppe Maina, si prepara ad accogliere gli amanti della buona cucina. In programma al centro diurno integrato, con apertura domenica dalle 8 alle 19 e lunedì per le scolaresche, la mostra micologica più anziana della Provincia arrivata alla 14esima edizione. Quest’anno, oltre ai funghi, saranno raccolti altri prodotti tipici del sottobosco graffignanino come le castagne. L’iniziativa è stata battezzata “Mostra micologica funghi dal vero” e prevede l’esposizione di circa 150 esemplari. «L’intento - chiarisce Maina - è divulgativo. Vogliamo che la gente esca di qui più consapevole. Abbiamo organizzato la rassegna tra micologi in collaborazione con l’Azienda sanitaria locale di Lodi». Far conoscere al meglio questi prodotti naturali significa tutelare la salute, dato che a volte i funghi vengono colti e consumati senza cautele e diventano pericolosi. Ecco perché la mostra proporrà sia funghi spontanei cresciuti nel Lodigiano, nell’Oltrepo pavese, nel Varesotto, nel parco milanese delle Groane e nel Bresciano, sia specie coltivate per la commercializzazione. I prodotti spontanei saranno raccolti tra venerdì e sabato e catalogati con un cartellino. Segnale che, oltre ad indicarne la specie e riportarne il nome scientifico con alcune spiegazioni, avrà colori diversi in base al significato: verde per il fungo consumabile previo cottura; giallo per il fungo non commestibile e quindi legnoso, pepato etc; rosso per il fungo tossico; nero per il fungo mortale. Dimostreremo che i funghi pericolosi non ci sono solo in montagna - conclude Maina -. Noi per esempio abbiamo l’amanita phalloides che cresce vicino a tigli, castagni, noccioli e tante altre piante presenti nel bosco graffignanino». Dell’Asl hanno collaborato all’evento Claudio Pozzi, Luigi Ferrari, Richard Cabri. Si aggiungono i micologi in pensione Pietro Capoferri, Luigi Toscani, Emilio Manstretta, Carlo Barlassina.

 


 

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